
12 risposte sul digitale in Italia
Quanto siamo digital in Italia?
All’alba di una mattina di febbraio 2020, l’Italia si è trovata a fare i conti con il famigerato Coronavirus e con tutte le conseguenze che ha portato con sé. Tra le altre questioni da affrontare in tempo di quarantena, si è aperto un dibattito su quanto il nostro Paese sia o meno digitalizzato.
Partiamo da un presupposto: non ci piace parlare per sentito dire, preferiamo avere dei dati concreti su cui basarci. Un paio di settimane fa è uscito il nuovo Report Digital 2020 di We Are Social e Hootsuite: è un documento molto atteso da chi lavora nel settore, viene pubblicato ogni anno in febbraio, e fa una panoramica dell’uso degli strumenti digitali nel mondo e un focus su ciascun paese.
Ecco quello che più ci ha colpito del Report di quest’anno, e che – secondo noi – tutti dovrebbero segnarsi.
La situazione globale
Il Report We Are Social & Hootsuite ha raccolto enormi quantità di dati dalle Nazioni Unite, dalle istituzioni dei singoli Paesi, da Gsma Intelligence e dai principali social network. La panoramica che dipinge dice che su una popolazione mondiale di 7,75 miliardi di persone, il 59% ha una connessione internet, e uno su due è attivo su almeno un social media.
Un altro dato interessante rilevato dal Report è il trend di crescita di queste cifre: dall’anno scorso, gli utenti di internet sono cresciuti del 7%, mentre gli iscritti ai social del 9,2%. Insomma, il quadro è più che chiaro: ad oggi contiamo 4,5 miliardi di connessioni internet e 3,8 miliardi di utenti social, e il trend indica che cresceranno sempre più velocemente.
Cosa succede in Europa
In Europa la penetrazione di Internet è piuttosto alta rispetto alla media globale: infatti, gli europei connessi sono quasi 9 su 10. Lo stesso vale per quanto riguarda i social media: gli utenti attivi rispetto alla popolazione totale sono circa 3 su 5.
Dati che non stupiscono, se contiamo che nel nostro continente ci sono circa 120 connessioni da dispositivi mobili ogni 100 abitanti. Tutte queste connessioni servono per usare i social network, le app, le piattaforme di e-commerce: insomma cose che molti di noi fanno quotidianamente.
E in Italia? Ci siamo fatti delle domande e dati delle risposte.
1. Quanto è digitale l’Italia nel 2020?
Ad oggi noi italiani siamo 60,5 milioni, mentre le connessioni da smartphone sono ben 80 milioni: questo vuol dire che ogni 3 italiani ci sono 4 smartphone. Gli utenti che utilizzano internet sono 49,5 milioni, ovvero l’82% (un dato tutto sommato in linea con la media europea). Infine, gli utenti attivi sui social media sono 35 milioni (ben 1,2 milioni in più dell’anno scorso), cioè il 58%: in sostanza, se un conoscente ti dice che non usa i social, 3 volte su 5 sta mentendo e non vuole darti l’amicizia o seguirti.
2. Che cosa usano gli italiani per connettersi a internet?
Stando ai dati raccolti dal Report, che ha fatto un sondaggio tra gli italiani dai 16 ai 64 anni, il 94% di noi ha uno smartphone, il 77% ha un computer (fisso o portatile), mentre il 54% usa un tablet. Insomma, molti di noi sono abituati a destreggiarsi tra i diversi dispositivi, ma quello più diffuso è sempre lo smartphone. Lo studio rileva anche un altro dato molto interessante per un mercato in continua crescita: quasi l’8% degli intervistati ha dichiarato di avere in casa qualche aggeggio per la domotica (o smart home), come il termostato o le luci collegati ad un app sul telefono.
3. Quanto tempo passiamo online?
In breve: tantissimo. Il Report ha evidenziato che in media passiamo su internet 6 ore al giorno, a fronte delle “sole” 3 ore che passiamo davanti alla tv. I social ci impegnano per circa 2 ore al giorno, mentre i servizi di streaming di musica (come Spotify o Tim Music) per un’oretta.
4. Come usiamo internet?
We Are Social e Hootsuite rilevano un dato molto interessante: in Italia, la maggior parte del traffico ai siti arriva ancora da computer (il 58 % del totale), mentre solo il 39,2% viene dai dispositivi mobili. Infine, i tablet (nonostante siano in mano a un italiano su due) rappresentano una percentuale molto piccola del traffico web: solo il 2,7%.
Ecco la classifica dei siti più visitati in Italia nel 2019.

5. Come ce la caviamo con le innovazioni digitali?
Beh, niente male pare. Il 35% di noi utilizza abitualmente la ricerca vocale o i comandi vocali (da cui la faida tra “ok Google” e “ehi Siri”). Il 60% di noi è abbonato a qualche servizio di tv in streaming, come Netflix o Infinity: siamo piuttosto sicuri però che, con la quarantena di marzo 2020, i dati dell’anno prossimo registreranno un bell’aumento. Infine, come detto, l’8% degli italiani ha dei dispositivi per la domotica, circa la stessa percentuale dei nostri “vicini” francesi e tedeschi.
6. Per cosa usiamo lo smartphone?
Sempre tra gli utenti di internet dai 16 ai 64 anni, il Report ha rilevato alcuni dati interessanti sull’uso che facciamo dello smartphone:
- il 43% lo usa per fare ricerche per immagini
- il 38% di noi utilizza i QR code
- il 26% usa lo smartphone per i biglietti o le carte d’imbarco
- il 25% usa il telefono per trasferire denaro (ad esempio con Paypal)
- il 21% lo utilizza per guardare la tv collegandolo ad un altro schermo
7. Chi troviamo sui social in Italia?
Come abbiamo visto, il 58% degli italiani è iscritto a un social e ci passa in media due ore al giorno. Ma il Report ci dice molto di più: per esempio, che l’81% degli utenti social ha dichiarato che li usa attivamente (mettendo like e commenti, o postando qualcosa) almeno una volta al mese; oppure, che il 31% degli utenti di internet italiani dichiarano che usano i social per motivi di lavoro (e noi, facendo questo mestiere, siamo indubbiamente parte di questa percentuale).
Ma chi sono questo 58% di italiani che sono iscritti ai social? Ecco un grafico che ci dà una panoramica.

Per capire quali siano le piattaforme più utilizzate in Italia, We Are Social e Hootsuite hanno chiesto agli utenti quali di questi social avessero utilizzato nell’ultimo mese. Ecco le risposte:
- Youtube – 88%
- Whatsapp – 83%
- Facebook – 80%
- Instagram – 64%
- Twitter – 34 %
- LinkedIn – 31%
- Pinterest – 29%
- Skype – 26%
Vediamo più nello specifico i dati delle tre piattaforme più usate nel marketing: Facebook, Instagram e LinkedIn.
8. Come funziona Facebook in Italia?
Secondo la stessa Facebook, le Ads del re dei social network in Italia raggiungerebbe 29 milioni di persone, cioè più della metà della popolazione con più di 13 anni (che è il limite minimo d’età per iscriversi). Ci sono alcuni dati particolarmente rilevanti in questo report per le aziende che usano Facebook, che secondo noi andrebbero tenuti in considerazione per la strategia futura:
- il 74% degli utenti ha dichiarato che vi accede soltanto da smartphone, che è un dato importante – ad esempio – per valutare la leggibilità di un post
- il tasso di coinvolgimento di un qualsiasi tipo di pubblicazione è di circa il 3%, ma con i video si alza al 7,6% (ben più del doppio)
- anche le immagini sono un tipo di pubblicazione molto coinvolgente, con un tasso di engagement del 4,5%
- il tipo di post con il coinvolgimento più basso è lo status, ovvero il post di solo testo
- il 31% delle pagine sponsorizza i propri post.
9. Quante persone hanno Instagram in Italia?
Sempre secondo i dati di Facebook, che ne è proprietaria, Instagram può raggiungere 20 milioni di persone in Italia, cioè il 37% della popolazione con più di 13 anni. La piattaforma registra anche un dato da tenere in considerazione: questi 20 milioni sono in aumento, e dallo scorso trimestre sono cresciuti del 2,6%.
10. Quante persone hanno LinkedIn in Italia?
Secondo i dati della piattaforma stessa, di proprietà di Microsoft, la portata degli annunci su LinkedIn è di 14 milioni di persone, cioè il 28% delle persone con più di 18 anni (ovvero in età da lavoro, visto che LinkedIn è il social dedicato ai professionisti).
Se i dati di crescita di Instagram erano buoni, quelli di LinkedIn sono ancora più interessanti: infatti, dallo scorso trimestre gli iscritti sono aumentati ben del 7,7%.
11. Che numeri fanno gli e-commerce in Italia?
Partiamo con un dato incoraggiante: tutte le categorie di e-commerce sono in crescita rispetto all’anno scorso. Alcuni settori registrano addirittura un tasso di crescita a due cifre: è il caso degli e-commerce di arredamento (+20%), di quelli di cibo e prodotti per la cura personale (sempre +20%), della moda (+16%) e dell’elettronica e dei media (+15%).
In numeri assoluti? Il più corposo – per netto distacco – è il settore di viaggi e accoglienza, per il quale gli italiani l’anno scorso hanno speso quasi 20 miliardi di euro. Seguono a distanza gli e-commerce di moda e quelli di elettronica, che si attestano entrambi sui 4 miliardi di euro.
Secondo i dati di We Are Sociale e Hootsuite, in media ogni consumatore ha speso 1300 euro sugli e-commerce l’anno scorso.
12. Come facciamo a conoscere nuove marche e prodotti?
Perché ci siamo presi la briga di raccogliere tutti questi dati sui social media, sui motori di ricerca e su come usiamo internet in Italia? Una delle risposte è sicuramente in questo grafico, che mostra in sostanza a quali canali diamo più retta quando si tratta di presentarci dei brand o dei prodotti. Ebbene sì, avete letto bene: i motori di ricerca (come Google) oggi hanno superato la televisione.
