
Come usare gli hashtag di Instagram nel modo giusto
Se sei su Instagram, avrai almeno un amico che usa gli hashtag completamente a caso, inventandoseli, magari con degli errori di ortografia. Se non ti sembra di conoscere così, beh, ho una brutta notizia per te: l’amico degli hashtag a caso sei tu. #mispiacemaèladuraverità
Naturalmente usare gli hashtag a casaccio non è un problema per un profilo personale, che al massimo strappa un sorriso agli amici, ma di sicuro non aiuta un profilo aziendale. Oggi chiariamo cosa sono gli hashtag, come funzionano per noi, come li vede Instagram, e come sfruttarli correttamente per la tua azienda.
Cos’è un hashtag
Un hashtag è un’etichetta (in linguaggio informatico un tag) che puoi applicare sotto una foto o un video di Instagram per aiutare gli utenti a riconoscere l’argomento di cui tratta e a trovare più facilmente altri contenuti al riguardo.
Gli hashtag hanno regole di ortografia precise: iniziano con un “#” che noi chiameremmo cancelletto ma che ormai ha preso per estensione il nome di hashtag, e non possono contenere spazi né caratteri speciali. Per la verità gli hashtag non sono stati inventati da Instagram ma da Twitter, che li usa per creare la famosa classifica quotidiana dei “trend topic”, cioè gli argomenti su cui si è twittato di più.
Come scegliere gli hashtag su Instagram
La scelta degli hashtag può sembrare un dettaglio insignificante, ma questi tag servono per farci trovare e far capire meglio il contenuto che pubblichiamo: usare quelli sbagliati significa perdersi nella marea di contenuti che Instagram offre, ma anche essere fraintesi.
Se sei tra quelli che per risparmiare tempo ed energie preferiscono non usare nessun hashtag, permettici un consiglio: ripensaci. Instagram funziona come un motore di ricerca, e usa gli hashtag per capire il contenuto di una foto o di un video: se non gli dai tu questa etichetta, per l’algoritmo sarà come se il post che hai pubblicato fosse vuoto. Ecco perché è importante usare gli hashtag e scegliere quelli giusti: questi sono i nostri consigli.
1. La coerenza innanzitutto
Coerenza è una parola che ripetiamo spessissimo e in ambiti diversi, perché anche se sembra una banalità è una regola difficile da seguire. La scelta degli hashtag deve essere parte di una strategia Instagram coerente: dev’esserci un filo logico che guida la scelta dei contenuti, la produzione delle didascalie e infine anche gli hashtag lungo tutto il feed.
2. Gli hashtag devono essere pertinenti
In qualche modo è una regola che deriva dalla precedente, perché ci deve essere coerenza tra il contenuto pubblicato e gli hashtag che gli appiccichiamo sotto. Come detto, Instagram funziona come un motore di ricerca, e utilizza gli hashtag per capire cosa c’è in una foto o un video e mostrarlo agli utenti.
Attenzione quindi a non inserire hashtag irrilevanti sotto un post: ad esempio, aggiungere un hashtag popolare come #tokyo2020 sotto una foto che non ha nulla a che fare con le prossime olimpiadi è sbagliato, perché “deluderà” chi cercava davvero qualcosa su Tokyo 2020. Instagram si accorge del tuo inganno tramite il comportamento degli utenti – che se non trovano ciò che cercavano se ne vanno – e ti penalizzerà nella prossima ricerca.
3. Creare e usare l’hashtag della tua azienda
Moltissime aziende si dimenticano dell’importanza di utilizzare il proprio hashtag (o quello del proprio brand) perché lo ritengono superfluo. Ti potrebbe sembrare ridondante scrivere/leggere #barilla sotto ogni post della Barilla, ma – dopo aver letto le due regole precedenti – non lo è affatto.
Infatti, ogni volta che qualcuno cerca “barilla” su Instagram troverà non solo il profilo dell’azienda, ma anche tutte le immagini etichettate con questo hashtag: sarebbe ben strano che non ci fossero anche le immagini ufficiali prodotte e postate da Barilla, non credi?
4. Scegliere la giusta dimensione di hashtag
Anche sotto questo punto di vista, Instagram funziona come Google: gli hashtag molto popolari (con centinaia di migliaia, o addirittura milioni di post) sono molto cercati, ma ovviamente è più difficile emergere; d’altro canto, gli hashtag di nicchia hanno ricerche più basse ma è più facile emergere. Il segreto è tenere un buon equilibrio, evitando hashtag troppo specifici, come #spaghettialsugopomodorocilieginodelmioorto, ma anche quelli troppo generici, come #pasta.
5. Hashtag da non usare
Instagram periodicamente blocca alcuni hashtag, principalmente per evitare spam o contenuti che violano le regole del social: usarli è abbastanza rischioso, perché Instagram potrebbe decidere di penalizzarti o addirittura bloccare il tuo profilo. Alcuni hashtag che qualche anno fa erano molto in voga per farsi pubblicità ora sono in questa black list: evita qualsiasi forma di #likeforlike, #like4like, #l4l, o #likeback.
Come sempre, non conoscere qualche trucchetto come questi aiuta ma non sostituisce una strategia coerente ed efficace: se vuoi chiederci qualche informazione in più, fatti sentire e raccontaci della tua attività.