Glossario di web marketing
Parliamo come mangiamo.
Tanto.
Ma non è questo il punto: il punto è che ci piace parlare per essere capiti.
Non vogliamo più trovarci alle riunioni tra facce perplesse di clienti e colleghi all’ennesimo inglesismo non richiesto: vogliamo che i nostri preventivi, i nostri progetti, i nostri piani editoriali parlino chiaro.
Ecco perché abbiamo pensato questo piccolo glossario. Ci troverai termini da tutte le discipline che toccano il nostro lavoro, tra programmazione, social, design e grafica, e a diversi livelli: magari conosci e usi molte di queste parole, ma darne una definizione precisa e condivisa non fa mai male.
In questo modo, la prossima volta che ci vedremo parleremo la stessa lingua.
A
Above the fold: in un sito internet, è la parte superiore della pagina, che viene visualizzata senza bisogno di scorrere verso il basso.
Accessibilità: è la capacità di un sito web di disporre le informazioni in modo che siano fruibili anche da parte di coloro che, in presenza di disabilità, hanno bisogno di tecnologie assistive o configurazioni particolari. Ad esempio, sono accessibili i siti della pubblica amministrazione, che possono essere letti dai lettori vocali per non vedenti.
A.I.: sta per “artificial intelligence”, e secondo il Politecnico di Milano è il ramo della computer science che si occupa di sviluppare hardware e software dotati di capacità umane, come prendere decisioni, comprendere il linguaggio, apprendere e ragionare. Ad esempio, Alexa e Siri sono intelligenze artificiali.
Analytics: è un servizio offerto da Google, che offre statistiche dettagliate sugli utenti che visitano un sito web (ad esempio quanti sono, come sono arrivati su quel sito, quali pagine hanno visitato di più).
B
B2B: acronimo di business-to-business, indica il tipo di attività di un’azienda che lavora con altre aziende (e non con privati).
B2C: acronimo di business-to-client, indica l’attività di un’azienda che lavora con clienti privati (e non con altre aziende)
Backlink: i link che da siti esterni portano verso il sito in esame.
Banner: è un annuncio pubblicitario che appare sul sito in forma di riquadro grafico, e con un link rimanda all’offerta dell’inserzionista.
Bot: diminutivo di “robot”, indica – tra i numerosi significati – un software che “si spaccia per un umano”, ad esempio rispondendo ai messaggi di Facebook o seguendo profili su Instagram, ma anche commentando i post.
Brand Awareness: a volte anche solo “awareness”, indica la notorietà di un marchio o di un’azienda, ovvero quanto è conosciuto dal pubblico.
Brand Identity: è il modo in cui l’azienda vuole essere percepita dal pubblico. Passa attraverso diversi elementi, come nome, logo, mission, pubblicità, relazioni con i partner, prodotti, prezzi.
Browser: è il software con il quale si accede ad internet (ad esempio Safari, Google Chrome, Firefox).
C
Call to action: letteralmente significa “invito all’azione”, e di solito si presenta nella pagina del sito come un pulsante con un testo come “scopri di più”, “acquista”, “aggiungi al carrello”.
Carrello: in un e-commerce, indica l’insieme dei prodotti salvati per l’acquisto.
Click-through-rate: è il rapporto tra quante volte un certo elemento – come un link o un post su Facebook – è stato visto, e quante volte è stato cliccato.
CMS: sta per “content management system”, ovvero sistema di gestione dei contenuti. Tramite un pannello di controllo, si possono inserire nuovi elementi nel sito (come pagine, categorie, articoli di blog) anche senza conoscere il codice di programmazione.
Cookie: sono dei file che tracciano il comportamento dell’utente all’interno di un sito web.
Cookie policy: è un documento che spiega le finalità per cui vengono utilizzati i cookie su un sito web, e deve esplicitamente essere approvato dall’utente (di solito premendo un pulsante).
Copywriter: in senso stretto indica chi scrive testi per la pubblicità, ma nell’era digitale indica chi scrive testi di qualsiasi genere (per un sito web, per i social, articoli, newsletter).
Content Marketing: è una tipologia di marketing che si basa sulla condivisione di materiale editoriale – come e-book, articoli, video e infografiche – a scopo informativo. In questo modo il sito attrae l’attenzione del potenziale cliente.
D
Database: è un insieme organizzato di dati, codificati in modo omogeneo, che può essere interrogato per recuperare informazioni.
Designer (o web designer): in ambito digitale, si occupa di progettare e realizzare l’aspetto grafico di un sito web, curando la comunicazione visiva e l’usabilità.
Direct Email Marketing (DEM): consiste nell’utilizzare le mail come strumento di marketing, inviando una newsletter a tutti gli indirizzi presenti nel database (che devono aver dato il consenso all’invio di questo tipo di messaggi). La newsletter rimanda solitamente a un prodotto, servizio o iniziativa dell’azienda.
Dominio: è il nome univoco associato ad un sito internet, comprensivo dell’estensione (ad esempio “.it” o “.com”). Il dominio deve essere registrato e acquistato da un apposito fornitore.
E
E-Book: è un libro o un opuscolo in formato digitale, che si può scaricare e leggere su computer, tablet o smartphone.
E-commerce: indica l’attività di vendita diretta online, e per estensione anche il sito che lo fa.
Emoji: sono le icone che utilizziamo normalmente nei messaggi o sui social network, e rappresentano diverse emozioni, attività o elementi della vita quotidiana.
F
FAQ: sta per “frequently asked question”, ovvero “domande ricorrenti”, e indica quella sezione del sito nella quale viene data risposta alle domande che gli utenti pongono spesso (ad esempio “quali sono i tempi di spedizione?”).
Feed (Instagram): si tratta della homepage di Instagram, nella quale appaiono i post di tutti i profili (di persone o aziende) che segui.
Footer: è la parte finale di una pagina web, e solitamente rimane invariata in tutto il sito. Contiene informazioni utili per l’utente, come i contatti e i link diretti ad altre pagine.
G
GIF: sta per “Graphic Interchange Format”, ed è una breve animazione di qualche secondo, come questa.
Google Ads: è la piattaforma pubblicitaria di Google. Viene utilizzata per creare annunci a pagamento che l’utente visualizza quando digita una certa keyword (o chiave di ricerca).
H
Homepage: chiamata anche semplicemente “home”, è la prima pagina di un sito, nonché quella principale.
Hosting: è un servizio di rete che consiste nel posizionare su un server le pagine di un sito web o un’applicazione web, rendendolo così accessibile da parte degli utenti.
I
Immagine coordinata: con questa espressione si intende la coerenza tra tutti gli aspetti della comunicazione dell’azienda, come logo, caratteri, stile grafico e messaggi promozionali. In questo modo si favorisce la brand awareness, perché l’azienda diviene riconoscibile.
Impression: una impression è la visualizzazione singola di una pagina o di un post. Il numero di impression è una delle metriche che ci aiuta a comprendere quanto è ampia la diffusione di un contenuto.
K
Keyword di ricerca: tra gli altri significati, una keyword è il testo che un utente digita in un motore di ricerca per trovare le informazioni che gli interessano. Può essere una sola parola, ad esempio “bresciaoggi”, oppure più d’una, ad esempio “ricette con peperoni”.
L
Landing page: si tratta di una pagina che funge da “atterraggio”, ovvero che viene raggiunta con un link posto in un annuncio online (ad esempio su Facebook o in una newsletter).
Lead generation: nel marketing, viene definito “lead” un potenziale cliente; la lead generation dunque è la creazione di un lead, che avviene quando l’azienda riesce a stabilire con esso un contatto commerciale (ad esempio, tramite la compilazione di un form).
Link: è il collegamento tra due elementi nel web.
M
Meme: tecnicamente un meme è un’unità di informazione replicabile; su internet, è un video, un’immagine o un testo che viene replicato più volte, adattandolo a diversi contesti, per dar vita a a un contenuto umoristico. Spiegarlo è difficile, ma se ridi a questo vuol dire che hai capito.
Meta description: è la porzione di testo (circa 150 caratteri) che, nei risultati del motore di ricerca, si trova sotto il titolo e la URL e descrive il contenuto della pagina.
Mockup: è lo “schema” dei contenuti di un sito internet che viene realizzato in fase di progettazione dal web designer.
Motore di ricerca: è un sistema automatico che, quando l’utente inserisce delle parole chiave, interroga un database di siti web e restituisce un indice con i contenuti che ritiene più pertinenti. Il motore di ricerca più utilizzato è Google.
N
Newsletter: è un “bollettino” che l’azienda manda periodicamente via mail per aggiornare gli iscritti sulle novità, iniziative, eventi che promuove. Per poter inserire un indirizzo email nel database della newsletter, è necessario che l’utente a cui è intestato dia il proprio consenso.
O
Ottimizzazione: in ambito SEO, significa rielaborare dei contenuti già presenti in modo che siano più facilmente riconoscibili e apprezzati dai motori di ricerca.
P
Palette: è la gamma di colori scelti per un sito, un logo o un’altro tipo di grafica.
PHP: sta per Hypertext Preprocessor, ed è il linguaggio interpretato dal server che rende dinamiche le pagine web.
Piano Editoriale: è un documento nel quale vengono illustrate le pubblicazioni future di una pagina social o di un blog, con le relative date.
Pop up: è una finestra che appare durante la navigazione su un sito.
Posizionamento: nella SEO, indica la priorità data a un sito nei risultati di un motore di ricerca. Ad esempio, se con una ricerca su Google il sito appare tra i primi cinque risultati, significa che ha un buon posizionamento.
Post: viene definito così un qualsiasi elemento (link, foto, video o testo) pubblicato su un social network.
Programmatore: costruisce la struttura tecnica del sito web, ovvero sviluppa il codice di programmazione.
Q
Query: è la domanda che viene fatta ad un database per interrogarlo. Nel caso dei motori di ricerca, è quello che l’utente scrive nella barra di ricerca.
R
Reach: indica il numero di singoli utenti che hanno visualizzato un certo contenuto (ad esempio, un post sui social). Rispetto alle impression, possiamo dire che è un dato “netto” (per questo è sempre più basso): infatti registra il numero di utenti singoli, ignorando il fatto che possano aver visto il contenuto più volte o da dispositivi diversi.
Repost: indica l’attività di ri-pubblicare un post già pubblicato (sia proprio che altrui).
Responsiveness: è la capacità di un sito di essere responsive, ovvero di adattarsi per essere visualizzato anche sugli smartphone.
S
SEO: sta per Search Engine Optimization, ovvero “ottimizzazione per il motore di ricerca”, e comprende tutte quelle attività volte a migliorare il posizionamento di un sito sulla pagina dei risultati (SERP) in base a determinate keyword.
Server: è un computer molto potente che offre dei servizi ad altri computer collegati, detti “client”. Ad esempio, le mail vengono smistate dai server di posta elettronica.
Snippet: tra gli altri significati, indica la porzione di testo con il quale viene presentato un sito nella pagina dei risultati del motore di ricerca. È formato dal titolo, la URL e la meta description.
Storia di Instagram: chiamata anche “story”, è un video di 15 secondi che resta visibile sul profilo di un utente per 24 ore.
Strategia: tra gli altri significati, indica il documento riassuntivo che viene presentato al cliente e contiene le linee guida delle attività di marketing concordate. Ad esempio, vengono indicati gli obiettivi, il target da colpire, le iniziative in programma, i canali che verranno utilizzati.
T
Tag: tra gli altri significati, è una “etichetta” virtuale che viene applicata per indicare la presenza di un certo elemento. Ad esempio, l’articolo di un blog di viaggi può riportare il tag “brasile” se si parla di quella destinazione; sui social invece, una foto può riportare il tag con il nome di un profilo se quella persona (o quella pagina) è presente nell’immagine.
Target: letteralmente significa “bersaglio”, ed indica il segmento di mercato che l’azienda vuole colpire. È composto da un gruppo di consumatori con delle caratteristiche in comune (come età, residenza o reddito), verso i quali vengono indirizzate le operazioni di marketing.
Template: in informatica è un modello predefinito che viene riempito con dei contenuti. Può essere utilizzato per costruire un documento (come il template di una presentazione), oppure una pagina web (come i template di WordPress).
Tono di voce: il tono di voce (spesso detto tone of voice) è il tono con cui il brand comunica la propria identità, e definisce la propria personalità.
U
URL: sta per “universal resource locator”, ed è una sequenza di caratteri che indica l’indirizzo univoco di un sito web.
Usabilità: definisce quanto sia facile per l’utente utilizzare uno strumento (non solo digitale), e quale sia il grado di soddisfazione di questa interazione. In sostanza, maggiore è l’usabilità di uno strumento, più sarà facile da usare e quindi chi la usa sarà soddisfatto.
User experience: è una branca del design (anche se tocca numerose altre discipline) che si basa sulla centralità dell’esperienza dell’utente per progettare un prodotto o un servizio.
W
Wireframe: è il “bozzetto” nel quale viene schematizzata la struttura di base di un sito web.
WordPress: è una piattaforma software di CMS, ovvero un software che permette di creare un sito web e di arricchirlo di contenuti. Grazie a numerosi plugin, ovvero “estensioni” delle funzioni del sito, è la piattaforma più versatile al momento.